lunedì 3 novembre 2014

soCEMnetwork


I social network, come Facebook, Twitter, Linkdin, Instagram non sono solo una moda, non sono nemmeno innocenti finestre sulla nostra vista aperte solo per gli amici: “Se un servizio web è gratuito, la merce sei tu” (Douglas Rushkoff). Grazie alla visione di alcuni video, dopo aver spiegato i meccanismi pubblicitari di Facebook e il funzionamento di Twitter e Linkedin abbiamo riflettuto sul ruolo sociale, economico e relazionale dei social network, abbiamo costruito un vero e proprio social network su “supporto cartaceo” appendendo i nostri profili al muro e permettendo che tutti sbirciassero i nostri gusti e i nostri commenti. Qual è il valore delle informazioni che condividiamo online? In che modo i social network stanno cambiando l’economia e che impatto sulle nostre relazioni interpersonali? Se l’azienda Kodak, all’apice del suo successo negli anni Novanta dava lavoro a 140 mila persone. Quando Instagram è stato venduto a Facebook per un miliardo di dollari aveva tredici impiegati. Il suo valore non era certo dovuto alla straordinarietà di quei pochi dipendenti, ma dipendeva dalle informazione che i suoi milioni di utenti condividevano sul social network gratuitamente. E’ stata molto significativa l’attività sulla pubblicità: ogni partecipante doveva studiare il profilo di un altro e poi creare una pubblicità targettizzata su di lui/lei. Chi ha davvero “cliccato” sul suo annuncio? Quanto ci assomiglia la nostra identità virtuale? I potenti server di Facebook hanno molte  informazioni, anche estremamente sensibili su buona parte della popolazione mondiale. Non possiamo mai conoscere il server così bene quanto il server conosce noi, direbbe Jarome Lanier (La dignità nell’era di internet, il Saggiatore, 2013).


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